Litfiba – Vivere il mio tempo: vicissitudini di una linea di basso
- 1.Intervista a Gianfranco Gullotto (2004)
- 2.Marcus Miller alla Casa del Jazz a Roma (2006)
- 3.Litfiba – Vivere il mio tempo: vicissitudini di una linea di basso
Sollecitato da un allievo trascrissi tempo fa la bella linea di Vivere il mio tempo, poi preso da curiosità per alcune stranezze bassistiche che avevo riscontrato contattai il bassista che a lungo, e in particolare nel periodo di Infinito, aveva lavorato con i Litfiba e Piero Pelù, ovvero Daniele “Barny” Bagni.
Ricevuta la trascrizione, molto gentilmente Daniele mi rispose rivelando i retroscena della genesi di questa linea di basso.
Mi è sembrato interessante condividere queste informazioni anche per capire come in studio di registrazione possa accadere di tutto…
Ecco lo scambio di email tra me e Barny:
Ciao Gaetano e grazie per avermi inviato la trascrizione di Vivere il mio tempo (uno dei miei brani preferiti di Infinito).
In realtà della “registrazione” con il mio Music man Sting Ray (5 corde) è rimasto ben poco (solo il fraseggio che hai trascritto nel terzo pentagramma).
Infatti dopo avere suonato la linea di basso (e avere personalmente creato la partitura) in seguito decisero di cambiare la parte della batteria, ma invece di richiamarmi in studio per risuonare il basso, campionarono il mio suono (allora si usava l’Akay ) e “qualcuno…” programmò il basso con un sequencer sbagliando però nei pre chorus e mettendo la nota SOL# sull’accordo MI-… Tu chiaramente l’hai trascritta come è… Però ti invito a correggerla e a raccontare ai tuoi allievi questo.. “simpatico…” aneddotto…;-)
Quando ascoltai per la prima volta i mix del disco e me ne accorsi, era troppo tardi… Però dal vivo l’ho sempre suonata giusta perché la terza maggiore di basso in un accordo minore… fa’ venire male allo stomaco…!!!!
Nel CD “LITFIBA LIVE 99” c’è la versione giusta…;-)
A presto e Buona Musica…!!!!!!
Ciao Daniele,
molto interessante, avevo notato quel Sol# mi chiedevo appunto il senso… ti devo dire che crea una curiosa dissonanza “originale”, d’altra parte queste cose accadono spesso anche in brani di James Brown o dei Beatles… La genesi di questa linea di basso spiega allora anche quel La a 27 Hz in coda al brano.
Bene, è stato veramente un piacere entrare in contatto con te e ricevere una testimonianza diretta su un brano molto amato.
Buona musica a te, ciao!