Nozioni fondamentali di acustica
SCHEMA RIASSUNTIVO
IL SUONO È VIBRAZIONE: L’ENERGIA IMPRESSA NEL SOLLECITARE, PIZZICARE, PERCUOTERE, SFREGARE UNA CORDA, UNO STRUMENTO O UN QUALSIASI OGGETTO ELASTICO FA VIBRARE L’OGGETTO STESSO. LE VIBRAZIONI VENGONO TRASMESSE ALLE MOLECOLE DELL’ARIA CHE SI SPOSTANO IN UN MOVIMENTO ALTERNATO DI COMPRESSIONE E RAREFAZIONE, TRASFERENDO ENERGIA ALLE MOLECOLE ADIACENTI E DANDO ORIGINE AD UN’ONDA SONORA.
LA SENSAZIONE SONORA VIENE PERCEPITA DALL’ESSERE UMANO MEDIANTE UN MERAVIGLIOSO E RAFFINATO MECCANISMO CHE TRASFORMA LE VIBRAZIONI ACUSTICHE IN IMPULSI NERVOSI: L’ORECCHIO.
IL TIMPANO COLPITO DALLE ONDE SONORE TRASMETTE LE VIBRAZIONI A TRE OSSICINI, IL MARTELLO, L’INCUDINE E LA STAFFA, CHE A LORO VOLTA LE AMPLIFICANO E LE TRASMETTONO ALL’ORECCHIO INTERNO DOVE PASSANO PER UN LIQUIDO, CONTENUTO IN CANALI A FORMA DI CONCHIGLIA, LA COCLEA. ALL’INTERNO DELLA COCLEA CI SONO DELLE SPECIALIZZATE CELLULE ACUSTICHE CILIARI CHE IN CONTATTO CON LE CELLULE NERVOSE TRASDUCONO L’IMPULSO MECCANICO IN ENERGIA ELETTRO-CHIMICA.
LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL SUONO SONO: ALTEZZA, INTENSITÀ E TIMBRO.
LA PAROLA CHIAVE PER DEFINIRE L’ALTEZZA È FREQUENZA: A SECONDA DI QUANTE VOLTE SI RIPETE UN CICLO VIBRATORIO DELL’ONDA IN UN SECONDO ABBIAMO UNA MAGGIORE O MINORE FREQUENZA (ALTEZZA) DI UN SUONO.
L’UNITÀ DI MISURA DELLA FREQUENZA È L’HERTZ (Hz): 100 Hz = IL CICLO (O PERIODO) DELL’ONDA SI RIPETE IDENTICO 100 VOLTE IN UN SECONDO.
IL MASSIMO RANGE DELLE FREQUENZE PERCEPIBILI DALL’UOMO È CALCOLATO ALL’INCIRCA TRA 12 E 20.000 Hz. SOTTO I 12 Hz ABBIAMO GLI INFRASUONI, SOPRA I 20.000 Hz (20 kHz) GLI ULTRASUONI.
IL CAMPO DELLE ALTEZZE COMUNEMENTE UTILIZZATE NELLA PRATICA MUSICALE È PIÙ LIMITATO: CONSIDERANDO L’INTERA ESTENSIONE DI UN PIANOFORTE A 88 TASTI, VA DA IL LA BASSO A 27.500 Hz FINO AL DO ACUTO A 4.186 Hz.
IL SUONO DI FREQUENZA MEDIA POSTO AL CENTRO DELLA TASTIERA È IL DO CENTRALE A 261,63 Hz.
LA FREQUENZA MODELLO USATA PER L’ACCORDATURA È IL FAMOSO LA A 440 Hz.
ESTENSIONE DI UN BASSO FENDER 4 CORDE A 20 TASTI: MI 41.203 Hz/MIb 311.13 Hz.
ESTENSIONE DI UN BASSO A 4 CORDE A 24 TASTI: MI 41.203 Hz/SOL 392 Hz.
ESTENSIONE DI UN BASSO A 5 CORDE A 24 TASTI: SI 30.863 Hz/SOL 392 Hz.
ESTENSIONE DI UN BASSO A 6 CORDE A 24 TASTI: SI 30.863 Hz/DO 523.25 Hz.
IL TOTALE DELLE FREQUENZE UDIBILI VIENE DIVISO IN FASCE (BANDE) DAI CONFINI RELATIVI:
BASSI 12-100 Hz; MEDIO-BASSI 100-600 Hz; MEDIO-ALTI 600-3000 Hz; ALTI 3-20 kHz.
PIÙ SCHIACCIATA VERSO I MEDI È LA DIVISIONE IN FASCE DI ALTEZZA NELL’AMBITO RISTRETTO DELLE FREQUENZE GENERALMENTE UTILIZZATE NELLA MUSICA:
BASSI 27-130 Hz; MEDI 130-523 Hz; ALTI 523-4.186 Hz.
IL BASSO ELETTRICO COPRE OVVIAMENTE LA FASCIA DEI BASSI, MA ANCHE GRAN PARTE DELLE FREQUENZE MEDIE (MA NEI SUONI ARMONICI SONO PRESENTI ANCHE LE ALTE FREQUENZE).
QUEI SUONI CHE NORMALMENTE CLASSIFICHIAMO COME RUMORI SONO COSTITUITI DA UN INSIEME DI FREQUENZE AD ALTEZZA INDETERMINATA.
L’INTENSITÀ O VOLUME DI UN SUONO È DETERMINATA DALLA QUANTITÀ DI ENERGIA IMPIEGATA PER PRODURLO, SI PUÒ VISUALIZZARE CONSIDERANDO LA MAGGIORE O MINORE AMPIEZZA DELLA FORMA D’ONDA.
L’INTENSITÀ VIENE MISURATA IN DECIBEL (dB) DA 0 dB, SOGLIA MINIMA DI UDIBILITÀ, A CIRCA 130 dB, SOGLIA DEL DOLORE.
LE CARATTERISTICHE DELL’APPARATO UDITIVO UMANO RENDONO PIÙ PERCEPIBILI, A PARITÀ DI INTENSITÀ, LE FREQUENZE MEDIO-ALTE TRA 400 E 3.500 Hz PER QUESTO MOTIVO LE FREQUENZE BASSE RICHIEDONO UN INCREMENTO DEL VOLUME PER AVERE La STESSA PERCEZIONE DI INTENSITÀ.