9. Tipologie di equalizzatori
Equalizzare è l’arte di enfatizzare o attenuare le frequenze emesse dal proprio strumento.
La parola ha origine nell’ambito della fonica, indica l’azione di riequilibratura di un segnale proveniente da un microfono mancante dell’intero spettro delle frequenze, che non riesce cioè a riprodurre la giusta quantità di frequenze alte, medie o basse.
Equalizzare un suono di basso elettrico significa modificarne la qualità a livello timbrico, semplificando al massimo: scurirlo e renderlo profondo con i bassi, definito e presente con i medi, brillante con gli alti, tali scelte sono relative al gusto, all’esperienza, al genere musicale e alla tecnica strumentale usata.
Un altro aspetto è relativo agli ambienti dove capita di suonare, ci possono essere infinite variazioni di ampiezza e livello di riflessione del suono, anche qui è possibile intervenire nell’equalizzazione per dare corpo al suono o al contrario sfinarlo per ridurre fenomeni come il rimbombo.
Facciamo ora un piccolo excursus tra le tante tipologie di equalizzatori comunemente presenti tra gli amplificatori per basso elettrico.
Equalizzatore a controllo di toni passivo
Equalizzatore a controllo di toni attivo
Shelving EQ (equalizzatore a scaffale)
Peaking filter o peak bell EQ (equalizzatore a campana)
Equalizzatore semi-parametrico (sweep)
Configurazioni equalizzative miste