Come funziona un pickup magnetico
Il pickup magnetico, amichevolmente chiamato anche magnete, è un geniale dispositivo che trasforma le vibrazioni delle corde metalliche in impulsi elettrici. È costituito da due semplici elementi fondamentali: un magnete e una bobina.
Il magnete è solitamente realizzato in AlNiCo, una lega di alluminio, nichel e cobalto o in Ferrite, un materiale ceramico ottenuto con la fusione di materiali ferrosi.
Si può trovare sia in forma di barra unica che di più cilindri (poli) magnetici puntati in corrispondenza delle corde (la forma cilindrica dei magneti è tipica dei pickup della Fender e in generale dei single coil).
Quando il magnete è un’unica tavoletta posta alla base del pickup, al posto dei poli magnetici adiacenti alle corde abbiamo le espansioni polari. Queste espansioni sono di ferro o acciaio, appaiono regolabili come viti (normali o cave) o semplicemente di forma cilindrica, a contatto con il magnete portano il campo magnetico sottostante vicino alle corde.
Un’altra forma di espansione polare è quella detta a lama (blade) o a pinna costituita da un unico pezzo di ferro che spesso segue la posizione delle corde con una leggera incurvatura (il primo esempio di pickup a lama fu il famoso bar pickup della Gibson del 1936, utilizzato da Charlie Christian).
La vicinanza alla corda metallica del polo magnetico direttamente o delle espansioni polari a cilindro, a vite o a lama, è importante perché permette alla corda di interagire più efficacemente con il campo magnetico. Tale distanza determina inoltre la sonorità e il bilanciamento dei volumi in caso di pickup di diversa tipologia montati sullo stesso strumento.
La bobina è un avvolgimento di migliaia di spire di finissimo filo di rame che circonda i magneti.
Il funzionamento di un pickup magnetico si fonda su un principio fisico elettromagnetico: una bobina posta all’interno di un campo magnetico variabile genera della tensione elettrica.
La corda, che deve essere metallica, vibrando vicino al polo magnetico o all’espansione polare interferisce con il suo campo magnetico alterandone la forma. Queste perturbazioni del campo magnetico generano una differenza di potenziale elettrico tra i due capi della bobina creando degli impulsi di energia elettrica AC (corrente alternata). Le vibrazioni della corda, che come sappiamo sono isocrone e misurabili, vengono così riprodotte nelle variazioni, anch’esse isocrone, del flusso di energia del magnete. L’avvolgimento di rame, a sua volta immerso nel campo magnetico, trasforma queste variazioni in corrente elettrica alternata di frequenza proporzionale a quella prodotta dalla corda. Tale segnale elettrico viene poi convogliato in un impianto di amplificazione e, per via inversa, ritrasformato in vibrazione acustica.
Il pickup magnetico dunque non trasduce in elettricità, come il microfono, le vibrazioni acustiche trasmesse nell’aria da un corpo vibrante o, come nel pickup piezoelettrico, le vibrazioni del corpo stesso, ma è sensibile alle alterazioni del campo magnetico provocate dal movimento di una corda metallica.